Sono stati avvistati dai ricercatori i due cuccioli dell’orsa Amarena, freddata ieri notte a San Benedetto dei Marsi.  Le ricerche si stanno concentrando ora nella zona dell’avvistamento al fine di catturare i due cuccioli e portarli in salvo. C’è stato un primo tentativo di cattura non andato a buon fine. (ANSA)

E’ corsa contro il tempo in Abruzzo per salvare i cuccioli dell’orsa Amarena, uccisa nella notte da un uomo con un colpo di fucile. Per la ricerca dei due piccoli orfani sono stati mobilitati più di 100 uomini tra carabinieri e forestali, con l’ausilio di droni e altre strumentazioni. Sulla salvaguardia dei due esemplari si sta attivando una vera task force.  Il responsabile della morte dell’orsa, simbolo del parco d’Abruzzo, è un 56enne della zona, come accertato dai carabinieri. Sui social all’uomo sono state rivolte minacce di morte e insulti, dopo che alcune piattaforme hanno pubblicato le sue generalità e l’attività lavorativa, tanto che si è resa necessaria la vigilanza armata fuori dalla sua villa.

L’esistenza di Amarena, un esemplare di orsa marsicana molto prolifera, nota per le sue frequentazioni dei centri abitati ai margini del Parco Nazionale d’Abruzzo, Molise e Lazio, è cessata la scorsa notte quando, un colpo di fucile, esploso a distanza ravvicinata, non le ha lasciato scampo. I carabinieri della Compagnia di Avezzano, insieme a quelli della specialità forestale del Gruppo dell’Aquila, sono intervenuti nell’immediatezza e ricostruiscono in breve l’accaduto riuscendo a individuare il presunto responsabile. Il sistema di sicurezza, in atto per la salvaguardia degli orsi marsicani, messo in campo dai carabinieri e dal personale del parco è scattato alla percezione del colpo di fucile da caccia legalmente detenuto da chi, sciaguratamente, ha utilizzato l’arma dopo aver notato la presenza del plantigrado all’interno del giardino di casa. 

“L’uccisione di una femmina di orso marsicano rappresenta un episodio grave, sui cui è doveroso fare quanto prima chiarezza”, ha affermato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto. “Sono in costante contatto con tutti i soggetti istituzionali che in queste ore lavorano per far luce sulla vicenda: è necessario adesso il massimo coordinamento tra Ministero, regioni, Ente Parco, Ispra, Cufa, sindaci e prefetti. Il nostro impegno è rivolto anche alla protezione dei cuccioli dell’orsa, facendo di tutto affinché possano restare in libertà. Invito infine a moltiplicare l’impegno nell’osservare comportamenti corretti per prevenire ogni possibile conflitto tra gli animali e le persone”, aggiunge Pichetto.  (Quotidiano Nazionale)

 

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