Il flash mob di sabato ad Anagni e Fiuggi contro i 12 ragazzi si è concluso con l’avvio di un procedimento amministrativo che potrebbe portare al foglio di via. Enrico Rizzi: “Portati via perché la piazza non era autorizzata. Tra noi anche una signora di 75 anni”
Potrebbero non poter mettere più piede a Fiuggi. La manifestazione di sabato del gruppo di animalisti guidato da Enrico Rizzi, in difesa della capretta presa a calci da alcuni ragazzi nell’agriturismo Sant’Isidoro in provincia di Anagni, si è conclusa con l’avvio di un procedimento amministrativo che potrebbe portare all’emissione di un foglio di via.
Il flash mob era stato autorizzato solo ad Anagni. E invece otto manifestanti si sono spostati a Fiuggi, Comune dove vivono i dodici ragazzi denunciati per l’uccisione della capretta, tra questi cinque minori. Volevano andare sotto casa di uno di loro, minorenne, all’urlo di “gogna pubblica”. Rizzi e gli altri avevano esposto in piazza anche la sua foto con nome e cognome, nonostante l’età. Alla fine però gli animalisti si sono fermati nella piazza centrale. C’era una manifestazione sportiva e dunque molta gente a cui mostrare il volto del ragazzo che ha preso a calci la capretta. “Siamo stati aggrediti”, racconta Rizzi e “poi portati via dalla polizia perché la piazza non era autorizzata. Il procedimento penale è giusto ma quello amministrativo con il foglio di via è eccessivo. Tra noi c’era anche una signora di 75 anni, che non ha mai commesso un reato in vita sua. Veniamo paragonati a soggetti potenzialmente pericolosi ma non abbiamo fatto nulla di male. Invece quei giovani sono assassini, figli di politici e poliziotti”. (Tratto da Repubblica).
Potrebbero non poter mettere più piede a Fiuggi. La manifestazione di sabato del gruppo di animalisti guidato da Enrico Rizzi, in difesa della capretta presa a calci da alcuni ragazzi nell’agriturismo Sant’Isidoro in provincia di Anagni, si è conclusa con l’avvio di un procedimento amministrativo che potrebbe portare all’emissione di un foglio di via. L’esito si conoscerà il 5 ottobre. “Io mi sento offeso”, dice il leader: “Noi siamo persone perbene, nessuno ha usato violenza contro nessuno, siamo andati in piazza con un foglio di carta e siamo stati aggrediti”.
“La capretta era già morta. Mio figlio distrutto, non esce da casa”: la difesa della madre del ragazzo filmato mentre prendeva a calci l’animale. (Anche la capretta è distrutta e non esce piu di casa, per questo signore qui, altro che non “esce piu di casa”, “non esce piu di galera” sarebbe piu opportuno. Se il buongiorno si vede dal mattino, io butterei la chiave) Rispetto per gli animali sono esseri senzienti e provano le stesse cose che proviamo noi, e non raccontiamo balle che la bestiola era già morta, vergogna!!
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