Valchiavenna, testa di lupo appesa a cartello: “I professori parlano, gli ignoranti sparano (in realtà i trogloditi sparano)”

Valchiavenna, una macabra protesta fa tornare d’attualità la questione delle predazioni e della convivenza con i lupi. Nella mattina di martedì 6 settembre, dei cittadini hanno deciso di farsi giustizia da soli. (Non sapevo che la legge italiana permetta questo (gm))

 

Dimostranti non ancora identificati hanno ucciso e decapitato un lupo, appendendone la testa come un trofeo ad un cartello all’ingresso della frazione di Era di Samolaco. Sotto l’agghiacciante resto animale, un lenzuolo sporco di sangue a mo’ di striscione che recita: “I professori parlano, gli ignoranti sparano” (Non ignoranti, ma trogloditi (gm))

Un gesto forte e raccapricciante che pone però l’attenzione sul problema della convivenza con i predatori che da molto tempo piaga la valle del Mera. Nel corso degli ultimi mesi gli allevatori della Valchiavenna hanno segnalato diversi casi di predazione di ovini. Preoccupati sia per i loro animali che per la propria incolumità (i lupi non hanno mai attaccato l’uomo anzi ne è spaventato, di che cazzo di incolumità parlano, davvero sono trogloditi (gm), hanno chiesto interventi più severi. La protesta di oggi è solo l’ultimo sintomo di una frustrazione molto diffusa nella regione. Lo scorso luglio il sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta si era schierato con gli allevatori: “Iniziamo a dire tre cose semplici. I lupi ci sono anche da noi, non neghiamo l’esistenza, (che scoperta, ci sono pure in centro città ad Ancona (gm))Sono già troppi. Rappresentano un grosso problema. Sarebbe già un grande passo avanti in cerca di soluzioni. Sto con gli agricoli. Con gli allevatori (professionali o hobbisti). Fanno pochi convegni sulla biodiversità, ma vivono e curano la nostra terra. Per questo sto con loro. Facciamo in fretta qualcosa però..poi sarà troppo tardi”.  (Tratto da True News) 

Agli autori o all’autore dell’uccisione del lupo (animale protetto), auguriamo semplicemente di non arrivare a domani….   Il sindaco di Chiavenna dicesse ai suoi protetti, di mettere al sicuro i propri animali invece di uccidere animali protetti, chiedo inoltre alle forze dell’ordine di indagare sul bastardo che ha ucciso il lupo e applicare la denuncia per uccisione di animale protetto, quindi bracconaggio. Perchè di questo il caro sindaco di Chiavenna non ne parla, forse al sindaco spaventa la fiaba di cappucetto rosso? (gm)

Il Wwf Italia ha definito l’episodio “un atto criminale e macabro” e “un chiaro messaggio contro la presenza del predatore e contro chi cerca di favorire una pacifica coesistenza con le attività umane”. L’organizzazione ambientalista auspica “che le indagini portino a individuare i responsabili dell’atto criminale, e che finalmente si arrivi a condanne esemplari verso gli autori. Nonostante ancora oggi centinaia di lupi in Italia ogni anno siano vittime di atti di bracconaggio, le condanne ai bracconieri negli ultimi decenni si contano sulle dita di una mano. E l’impunità e la cattiva informazione alimentano questo fenomeno, purtroppo in aumento soprattutto nelle aree di recente ricolonizzazione, dove il lupo è tornato stabilmente solo negli ultimi anni”.

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Di admin