Visori notturni, fucili e pistole dotate di silenziatori. E anche delle ricetrasmittenti. Come un piccolo plotone, erano a caccia di notte – oltre l’orario consentito – forse di cinghiali (anche se la stagione venatoria per gli ungulati nel Lazio ancora deve partire). A sorprendere i tre cacciatori, in un’area di campagna del quadrante nord ovest della Capitale, i carabinieri. Nei bagagliai delle loro auto i militari hanno poi rivenuto e sequestrato un arsenale.

Sono stati i carabinieri della sezione radiomobile della compagnia Cassia, durante un predisposto servizio di contrasto all’attività venatoria illecita che ha interessato l’interno territorio di competenza, a denunciare i tre cacciatori – un cittadino italiano e due cittadini romeni – per esercizio venatorio fuori orario e con mezzi non consentiti, nonché per alterazione, omessa custodia e detenzione abusiva di armi. Transitando in via Ceva, i militari hanno notato la presenza di due auto parcheggiate in prossimità di un campo e si sono insospettiti, decidendo di eseguire una verifica. Poco dopo hanno sorpreso i tre indagati aggirarsi tra la fitta boscaglia, armati di fucile da caccia dotato di visore notturno, silenziatore, monocoli termici e radio ricetrasmittenti. Fermati e identificati, i carabinieri hanno poi proceduto alle successive perquisizioni personali, veicolari e domiciliari, che hanno permesso di rinvenire un vero e proprio arsenale. Gli uomini dell’Arma hanno sottoposto a sequestro penale e amministrativo 7 fucili da caccia, alcuni con visori notturni applicati e predisposti per l’utilizzo di silenziatore, 2 carabine con visori notturni applicati e predisposte per l’utilizzo di silenziatore, 2 pistole, un silenziatore, 130 cartucce, un visore monocolo termico e due radio ricetrasmittenti. Ai tre indagati sono stati ritirati anche i libretti personali per licenza al porto di fucile. (RomaToday)

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